Quando parliamo di energie rinnovabili diamo spesso per scontato che siano naturalmente dalla parte dell’ambiente. Il che, la maggior parte delle volte, è vero. Tuttavia, da quando è iniziata la corsa all’utilizzo di queste energie cosiddette green, sono emersi alcuni dubbi. Perplessità legate non alla fonti di energia rinnovabile, ma alle strutture che vengono realizzate per trasformare la potenza del sole, del vento o dell’acqua, in elettricità.
Per capire meglio quali di esse siano veramente dalla parte degli animali e rispettino a 360° la biodiversità e gli ecosistemi è bene quindi fare un piccolo approfondimento sul tema dell’impatto delle energie rinnovabili sull’ambiente.
Il delicato tema inerente una ipotetica pericolosità degli impianti è stato infatti al centro di importanti appuntamenti come la Conferenza delle parti della Conservation of migratory species of wild animals.
Il punto centrale è solo uno. Data l’importanza di ridurre al più presto il nostro impatto sull’ambiente per combattere il cambiamento climatico e salvaguardare gli ecosistemi, è fondamentale che le industrie di energia rinnovabile collaborino con esperti naturalisti ed ambientalisti per assicurare la sopravvivenza di specie considerate a rischio o di aree protette.
Ma perché tutto questo? Quali sono gli eventuali rischi?
Energie rinnovabili in Italia: migliorare l’efficienza energetica senza danneggiare l’ambiente è possibile
La prima cosa da sapere quando parliamo di energie rinnovabili è che si tratta di tutte quelle fonti energetiche che, a livello teorico, non sono soggette ad esaurimento perché grazie a processi fisici sono in grado di “rigenerarsi”. Parliamo ad esempio della luce del sole, del vento, del ciclo dell’acqua (maree e onde), ma anche calore geotermico e biomasse. Sono tutte fonti che si trovano in natura e, per produrre energia derivante da esse, spesso, bisogna andare proprio in zone naturali e incontaminate a lavorare.
Ogni volta che l’uomo agisce in un ambiente, seppur mosso dalle migliori intenzioni, sta andando a modificare una zona che, naturalmente, era nata e cresciuta in un determinato modo. Quando si interviene, anche solo per tracciare un sentiero, bisognerebbe capire quali specie abitano l’area, se ve ne sono alcune protette e se il nostro passaggio possa essere potenzialmente dannoso. Figuriamoci quindi nel momento in cui in una specifica zona naturale viene creata una centrale idroelettrico, un impianto fotovoltaico o un campo eolico.
Realizzare però strutture atte a sfruttare queste forme di energia che siano realmente rispettose degli ecosistemi non è impossibile. Basta solo partire dalla conoscenza delle difficoltà che possono presentarsi.
Impianti fotovoltaici: impatto e come evitare di danneggiare gli ecosistemi
Quali possono essere i problemi degli impianti fotovoltaici? Per quanto riguarda l’energia solare catturata tramite i pannelli fotovoltaici è emerso che, alcune strutture, potrebbero avere un grosso impatto nelle zone dove vengono realizzati. Installare però i pannelli in aree con scarsa biodiversità e fare delle analisi approfondite del territorio in questione apporta consistenti benefici per la crescita di specie animali e vegetali. Come? Formando un ambiente favorevole per la vita e la sopravvivenza di diverse specie che altrove faticano a crescere. Chiaramente poi i pannelli solari montati in aree urbane e su edifici pre-esistenti non sono dannosi, anzi, possono ospitare anche nuove forme di vita.
Energia eolica: rischi e soluzioni
Anche gli impianti eolici possono diventare pericolosi per flora e fauna. Soprattutto per via della collisione dei volatili con le pale eoliche. Questo rischio è particolarmente impattante per tutte quelle specie che non sono abituate a volare di notte, in condizioni di scarsa visibilità o con un volo poco agile.
Il modo per realizzare impianti eolici veramente amici degli animali però esiste: basterebbe studiare accuratamente l’avifauna della zona ed evitare di realizzarli dove ci sono delle condizioni di scarsa biodiversità o sulle principali rotte migratorie.
Energia idroelettrica qual è l’impatto degli impianti nella natura
Problemi simili si possono riscontrare anche con gli impianti idroelettrici che, quando vennero realizzati in prima battuta, non tenevano in considerazione la biodiversità delle specie acquatiche o dei pesci migratori.
Alterando quindi i flussi d’acqua, in alcuni casi, l’impatto sulla quantità e sulla sopravvivenza di alcune specie è stata messa a dura prova. Anche in questo caso basta analizzare e fare uno studio naturalistico approfondito prima di realizzare il progetto e sfruttare questa fonte di energia.
Energia pulita e soprattutto Ethica
Unoenergy anche in questa difficile battaglia sta facendo la sua parte per i clienti più volenterosi di fare la propria parte nel rispetto dell’ambiente.
Grazie all’offerta Luce Ethica per i consumer o Energia Ethica per aziende e alberghi, si può infatti richiedere una fornitura elettrica proveniente esclusivamente da energia solare che rispetta l’ambiente e gli animali. Unoenergy certifica, tramite il GSE, che l’energia elettrica somministrata al cliente sarà compensata con produzione da impianti alimentati da Energia Solare.