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Qual è la differenza tra kW e kWh? La guida completa

Il mondo dell’energia può apparire, in alcuni casi, piuttosto complicato da comprendere a fondo. Capita, infatti, di imbattersi in termini particolari o in abbreviazioni che, sebbene ormai siano di uso comune, non si conoscono né comprendono approfonditamente. 

È il caso di termini come kilowatt e kilowattora. Li troviamo indicati nelle nostre bollette oppure sui nostri elettrodomestici. Ma cosa sono veramente? Sembrano delle unità di misura molto simili tra loro e spesso vengono anche confuse. In realtà indicano concetti profondamente differenti e altrettanto fondamentali per capire il consumo e la potenza energetica di svariati dispositivi o elettrodomestici che fanno parte della nostra vita quotidiana. 

La filosofia portante di Unoenergy è sempre quella di rendere il più possibile chiaro e semplice tutto ciò che circonda il mondo dell’energia e, anche in questo caso come già accaduto in passato, abbiamo realizzato per voi una guida completa sul tema. Insieme andremo a scoprire le differenze tra questi due termini e la distinzione fondamentale che li caratterizza.

Cos’è il kilowatt (kW)?

Partiamo subito dalla definizione di kilowatt che troviamo spesso abbreviato in kW. Altro non è che l’unità di misura della potenza dell’energia elettrica, ossia della velocità a cui l’energia viene utilizzata o generata. Come suggerisce la parola stessa, un kilowatt equivale a 1000 watt. Ma perché non parliamo semplicemente di watt? Per comodità. Essendo 1 watt di dimensioni molto ridotte rispetto alla potenza che può usare una abitazione è più comune parlare di 1000 watt alla volta, ossia di kilowatt! 

Perché è importante conoscerlo? Perché quando stipuliamo un qualsiasi contratto con un fornitore di energia ci accordiamo per avere una fornitura di un certo numero di kW. In questo caso, infatti, parliamo anche di “potenza impegnata”, da non confondere con quella “disponibile” perché quest’ultima corrisponde alla potenza impegnata più un 10% quindi la potenza massima concessa ad ogni utente dal fornitore. 

È quando superiamo la potenza disponibile che, ad esempio, ci troviamo a vedere saltare il contatore. Probabilmente abbiamo attivato troppi elettrodomestici contemporaneamente superando quindi il limite di kilowatt che avevamo a disposizione.

Cos’è il kilowattora (kWh)?

Per quanto riguarda invece il kilowattora, spesso abbreviato in kWh, rappresenta la quantità totale di energia realmente ed effettivamente consumata in un determinato periodo di tempo. Nello specifico un’ora. 

Se, ad esempio, usiamo un phone per un’ora e questo elettrodomestico per funzionare utilizza 700 watt di potenza, a fine piega avremo consumato 0,7 kilowattora di energia.

Qual è la principale diversità tra kW e kWh?

Ora che conosciamo il significato di questi due termini, è abbastanza semplice intuire quale sia la differenza tra kilowatt e kilowattora. Se il primo è la quantità di energia messa a disposizione dal fornitore, il kWh è invece l’energia che viene effettivamente utilizzata in un’ora o in un determinato periodo di tempo.

Perché è importante conoscere questa differenza?

Conoscere la differenza tra kW e kWh non è solo utile a livello di cultura personale o di curiosità scientifica. Questa nozione è molto utile per capire e saper leggere in modo dettagliato la nostra bolletta della luce e provare a mettere anche in atto delle strategie volte al risparmio energetico. 

Se dovessimo comprare, ad esempio, un nuovo aspirapolvere, conoscere quanti kW necessita per funzionare ci permette di capire se è conveniente a livello energetico o se è meglio cercare un altro modello. In egual misura, conoscere il consumo totale di energia in un lasso di tempo specifico, quindi il kilowattora, è utilissimo per analizzare i consumi e vedere se stiamo sprecando energia o se è possibile ottimizzare qualche nostra scelta. 

Conoscere la differenza tra kilowatt e kilowattora  è quindi una competenza pratica che aiuta tutti noi a gestire meglio l’energia, a saper leggere la bolletta, a risparmiare sui costi, ma anche a scegliere di vivere in maniera molto più sostenibile evitando sprechi.

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